Il formato foto standard

Guida sul formato foto standard e l'importanza di rispettare i giusti formati quando ridefiniamo le fotografie.

Utilizzare il formato standard nelle foto è molto importante. Ma cosa intendiamo per formato standard in fotografia? In inglese sono chiamati Aspect Ratio e non sono altro che la proporzione fra lunghezza ed altezza di una fotografia. Lavorando con un qualsiasi software di fotoritocco (nel nostro caso Gimp) è facile cadere nella tentazione di tagliare una foto a caso, senza considerare che esistono delle regole ben precise di formato da rispettare.
Gli standard appartengono alla fotografia con pellicola e sono stati mantenuti (fortunatamente) invariati con gli anni, anche se con con l'avvento del digitale, dei social network e dei monitor "allungati" ci sono state un paio di nuove comparse nei formati fotografici.

Lo scopo principale dei formati standard nella fotografia è quello di trovare il miglior rapporto estetico tra il lato lungo e quello corto della fotografia, in modo da ottenere immagini coerenti ed appaganti. Quando andate a scalare un'immagine, è utile ricordarsi di utilizzare la regola dei terzi per ottenere immagini anche ben bilanciate nella composizione.

Formati fotografici

Nota Bene: Per ogni formato standard verrà indicato il "fattore di moltiplicazione". Questo dato, utile nel resize, si riferisce al rapporto tra il lato lungo ed il lato corto della foto. Per esempio nel formato 3/2 il valore è di 1.5. Se la nostra foto è alta 2000 pixel dovrà essere larga 2000x1.5=3000 pixel (oppure, se è larga 3000 pixel, dovrà essere alta 3000/1.5=2000 pixel).

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Formato 3/2

Formato 3/2

Iniziamo con il formato standard per eccellenza, il 35mm delle "vecchie" fotocamere reflex. Con un rapporto di 3/2 il rettangolo è stabile, ben proporzionato, ottimo nella fotografia orizzontale per quasi tutti i soggetti. Gran parte delle fotocamere utilizzano questo standard. Diventa forse un po' troppo allungato in immagini verticali, distraendo l'osservatore. La stampa della classica foto ricordo è in 15x10 cm ed è quindi il rapporto d'aspetto maggiormente utilizzato e più riconosciuto.

Fattore di moltiplicazione: 1.5

Formato 4/3

Formato 4/3

A seguire troviamo il formato 4/3, lo standard per eccellenza dei vecchi televisori a tubo catodico o degli schermi per computer più datati. Viene utilizzato a volte nelle fotocamere compatte, ma è uno standard che fatica ad affermarsi in fotografia a causa della sua forma tozza e leggermente sproporzionata rispetto alle foto più panoramiche che ci siamo abituati a vedere negli anni. Risulta invece molto adatto per le fotografie verticali, ma l'argomento verrà trattato in seguito.

Fattore di moltiplicazione: 1.334

Formato 16/9

Formato 16/9

Il formato 16/9 compare inizialmente nell'home cinema, ora è diventato uno standard. Si adatta molto bene alla fotografia panoramica in quanto rende l'immagine quanto più simile possibile alla visione umana. Assolutamente sconsigliato nelle immagini verticali, molte volte è una scelta obbligata se si vuole proiettare fotografie su un televisore di ultima generazione (Full HD, 4K o 8k) senza lasciare "bande nere" ai lati dell'immagine.

Fattore di moltiplicazione: 1.778

Formato 21/9

Formato 21/9

Il formato 21/9 viene denominato Ultra Wide ed è utilizzato principalmente nel mondo del cinema. Nonostante sia un formato che non ha preso mai davvero molto piede, sta trovando una nuova nicchia di mercato nel mondo dei videogiochi, grazie all'effetto molto immersivo che crea con i monitor ultra panoramici.

Fattore di moltiplicazione: 2.370

Formato 1/1

Formato 1/1

Un formato poco convenzionale, ma utilizzato in fotografia, è il formato quadrato. Con un rapporto di 1/1 si adatta a poche foto e crea l'idea di uno scatto "tagliato", ma molto bilanciato. Nella fotografia quadrata è consigliabile la simmetria ed il soggetto risulta interessante se posizionato al centro dello scatto. Alcuni fotografi professionisti scattano in questo formato con dorsi digitali, ma volte volte la pellicola viene tagliata successivamente in altri formati a causa della difficile composizione con questo rapporto d'aspetto. Il rapporto d'aspetto quadrato è utilizzato anche dalla maggior parte dei social network per le immagini del profilo.

Fattore di moltiplicazione: 1

Formato 3/4

Formato 3/4

Il 4/3 è il formato più indicato nelle immagini verticali. In realtà la foto è più alta che lunga e quindi è decisamente più corretto definirlo 3/4. Questo formato riesce a dare un maggiore senso di equilibrio rispetto al 2/3 e personalmente lo ritengo una scelta obbligata quando scatto con l'inquadratura verticale. In ogni foto verticale cerco quindi di tenermi sempre un certo margine in alto o in basso, in modo da poter eliminare la parte in eccesso della fotografia senza problemi, siccome la mia fotocamera scatta in 3/2.

Fattore di moltiplicazione: 0.75

Formato 5/4

Formato 5/4

Il 5/4 è un formato relegato alla stampa fotografica, ormai caduto in disuso. Come il 7/5, il 5/3 o il 7/3 panoramico erano legati alla misura in pollici delle carte fotografiche usate dagli stampatori del passato, come la piccola 4×5 pollici (quella dell'esempio), la media 5x7 pollici o la grande 8×10 pollici. Ormai le carte fotografiche non vengono più utilizzate con questi formati, ma alcuni stampatori le hanno ancora disponibili a listino.

Fattore di moltiplicazione: 1.25

Adesso che avete imparato a conoscere i diversi formati standard con cui tagliare una fotografia, sarebbe consigliabile usare sempre per le vostre immagini un rapporto d'aspetto standard, e non ridimensionare mai una fotografia a caso.

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Risoluzione

Passiamo ora alla parte più pratica di questa guida. Se volete usare una vostra foto per realizzare lo sfondo di un computer, vi consigliamo di scoprire la risoluzione nativa del vostro schermo e di utilizzare quella; Il discorso è diverso per i televisori, in cui esistono degli standard più precisi. Per caricare le fotografie su una TV dovrete utilizzare uno dei quattro formati principali:

Per la stampa su carta fotografica cercate di mantenere sempre la proporzione di 3/2. Molte fotocamere permettono la regolazione da menù dei diversi formati, scegliete con attenzione quello più indicato.
Io personalmente scatto sempre in 3/2 e, se c'è bisogno di cambiare il formato, ritaglio successivamente la fotografia. Nelle fotografie verticali cerco sempre di lasciare un po' di immagine superflua per poter successivamente ridurre al 3/4. Ovviamente gli standard non dettano legge, nessuno vi impedisce di tagliare le immagini come vi piace, specialmente nella realizzazione di progetti particolari. Come sempre però, prima di infrangere le regole, è meglio conoscerle.

Qui di seguito trovate un elenco di alcune risoluzioni standard nel mondo dei display, giusto per darvi un'idea della frammentazione:

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La pubblicazione su internet

Con l'avvento dei social è d'obbligo fare una piccola parentesi, in quanto le risoluzioni ed i rapporti d'aspetto standard stanno un po' venendo meno. Nel caso specifico di Instagram, i fotografi vengono "costretti" a tagliare le immagini e ridefinirle in 5/4 (un formato fuori standard), solo per andare incontro ad esigenze di impaginazione dettate dal social network.

Il nostro consiglio è quello di lavorare sempre nel formato standard e successivamente adattare le foto alle esigenze di impaginazione. Il fine ultimo di una fotografia dovrebbe essere sempre la stampa, quindi non lasciamoci distrarre dalle mode del momento. Per dovere di cronaca rilasciamo di seguito alcune indicazioni:

Esportare per Facebook
Facebook tende a ridefinire le immagini sul lato lungo, lasciando libera la risoluzione verticale. In questo modo possiamo pubblicare le immagini con il rapporto d'aspetto che preferiamo, verticale o orizzontale che sia. Dobbiamo scalare le immagini a 2048px sul lato lungo e caricarle in alta qualità, per cercare di ridurre al minimo la compressione fatta dal social network.

Esportare per Instagram
Purtroppo Instagram è abbastanza spietato con il ritaglio delle fotografie, e se non state attenti rischiate di ritrovarvi con una fetta di immagine mancante. L'unico modo per ovviare a questo problema è aggiungere delle bande sopra e sotto la fotografia o tagliare volontariamente nel formato 5/4 (non standard). Lasciamo al vostro gusto decidere se ritagliare (croppare) lo scatto o se andare ad aggiungere delle fasce. Le risoluzioni consigliate con cui esportare per evitare ulteriori compressioni sono:

Adesso che hai imparato quali sono i formati standard in fotografia, forse potrebbe interessarti la guida Gimp per raddrizzare e ritagliare un immagine, che ti spiegherà come croppare le fotografie con un rapporto d'aspetto standard.

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Il formato foto per le stampe cartacee

La conoscenza dei formati standard per le foto è ancor più indispensabile quando decidiamo di ordinare un stampa cartacea, sia dal nostro fotografo di fiducia che online. Mentre nelle pubblicazione internet utilizzare un formato foto sbagliato potrebbe causare al massimo un brutto giudizio, nelle stampe potrebbe comportare un brutale taglio alla nostra foto. Nella scelta delle carte fotografiche è possibile trovare tutte le misure standard più qualche vecchio formato ormai in disuso, come il 4/5 o il 5/7.

Stampante per stampa fotografica

Molto importante nella stampa è anche la risoluzione degli scatti che verranno selezionati, in quanto maggiore è la dimensione della stampa e maggiore sarà la risoluzione in megapixel necessaria a poter avere un risultato della massima nitidezza. Di seguito analizzeremo i formati standard e la risoluzione minima consigliata per la stampa. Ovviamente la risoluzione minima non è quella consigliata, che dovrebbe essere di almeno il doppio, anche se molto dipende dalla risoluzione della macchina che verrà utilizzata per stampare le foto.

Ma quando possiamo "sgarrare"?

Adesso che abbiamo scoperto quali sono tutti gli standard fotografici per il formato delle foto, dobbiamo capire quando è possibile infrangere le regole sopra descritte. Come comportarci quindi se siamo obbligati a lavorare fuori standard? Esistono infatti delle situazioni dove non è possibile usare nessuna delle soluzioni proposte precedentemente. Pensiamo ad un manifesto che deve essere ritagliato per adattarsi ad una finestra, o a tutte le situazioni dove dobbiamo lavorare su spazi non fotografici. In questo caso la cosa più importante è utilizzare la regola dei terzi per cercare di comporre una fotografia che sia corretta dal punto di vista della composizione e di utilizzare i consigli sopra descritti, cercando di adattarsi al formato fotografico più vicino a quello utilizzato.

Sperando che la guida sui formati standard in fotografia sia stata chiara, prima di salutarti ti ricordiamo che puoi leggere tutte le nostre guide sulla fotografia cliccando qui. In alternativa, è possibile navigare le diverse sezioni del sito dal menù di seguito. Se lo ritieni opportuno, puoi darci un piccolo contributo cliccando la pagina Sostienici.

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